Jannik Sinner debutta agli Internazionali d’Italia 2025 con un outfit tutto nero e svela il suo rapporto con la moda.
Roma, Internazionali d’Italia 2025. Le aspettative erano alte per il ritorno di Jannik Sinner, reduce dalla squalifica. Il centrale del Foro Italico era gremito per assistere al suo primo incontro del torneo, ma a colpire subito, oltre alla prestazione sul campo, è stata un’inedita scelta estetica. Il tennista altoatesino si è presentato con un completo nero integrale: cappellino, maglietta e pantaloncini rigorosamente dark.

Un debutto atteso e una scelta stilistica sorprendente
In un contesto dove spesso gli atleti optano per colori vivaci o combinazioni accese, il look monocromatico di Jannik Sinner ha catturato l’attenzione di tifosi e fotografi. Il nero, simbolo di eleganza e decisione, ha conferito al numero uno al mondo un’immagine forte e decisa, amplificata dalla sua compostezza durante la vittoria sul mancino argentino Mariano Navone.
Moda, identità e coerenza: il lato personale di Sinner
Nel post-partita, durante la conferenza stampa, il campione italiano ha voluto spiegare le ragioni della sua scelta. “Tutti sono diversi. A Roma, se andate a vedere l’ultima volta che ho partecipato agli Internazionali (nel 2023, ndr), ho giocato in un completo tutto nero. Era qualcosa che volevo mantenere così”, ha dichiarato.
Un’affermazione che riflette un gusto personale ben definito. “Forse in futuro potrà cambiare, ma a me piace indossare completi di un solo colore. Penso che mi stiano bene”, ha proseguito, rivelando un’attitudine stilistica semplice ma coerente. E ancora, parlando dei suoi gusti: “Mi piacciono outfit gialli, arancioni, o di questi colori chiari, ma preferisco i colori scuri. Tutti però sono diversi, la moda fuori dal campo ovviamente è diversa, devo ancora imparare molte cose in questo campo. Sono solo un normale ragazzo di 23 anni”.
Con il suo outfit nero agli Internazionali d’Italia, Sinner ha mandato un segnale chiaro: stile, maturità e personalità. Dietro la sobrietà cromatica si cela un’identità in costruzione, che unisce il rigore atletico a un gusto personale già distintivo.